- Urbanpromo 2018
21 Ottobre 2019 17:561 – Il progetto: origine e obiettivi Destinatario : centro Storico di Piacenza, quale motore della città tutta. Area d’intervento : parte del quadrante settentrionale della città, che risulta isolata dal tessuto vivo della stessa, carente di servizi e delle attrezzature di supporto (ricettività, ristorazione, spazi per il tempo libero, aree di sosta, ecc.). Nel suo complesso, questo Comparto Nord comprende l’area della Cittadella con Palazzo Farnese, S. Sisto, il complesso del Carmine, l’area sportiva «Daturi» e due aree militari, di cui una già dismessa (Laboratorio Pontieri) e una in programma di dismissione (caserme Genio Pontieri). Firma di un protocollo d’intesa di tutte le Associazioni di categoria economiche; accordo con Comune di Piacenza, parlamentari, Diocesi di Piacenza. Anche con il loro contributo si è potuta costituire una Associazione Temporanea di Scopo tra categorie economiche denominata Baia di San Sisto. Riacquisizione dall’Autorità Militare delle aree che fanno parte di questo comparto e che racchiudono strutture architettoniche di pregio (Caserme Bixio e Nicolai e Laboratorio Pontieri ). Valorizzazione a scopi culturali, ma non solo, di una zona strategica di Piacenza a tre minuti da Piazza dei Cavalli per ricongiungere la città al lungo Po e potenziare il Polo museale di Piacenza. 2 – Contenuti e azioni Ridefinire assetto ed identità urbanistica del quadrante settentrionale di Piacenza antica e completare l’acquisizione alla città delle Aree militari del comparto Nord. Favorire le imprese del commercio e dei servizi e, quelle che sono insediate nelle aree interessate, nonché le persone residenti, i turisti, i lavoratori e gli studenti. Effettuazione di rilievi di tutte le aree che fanno parte della Baia di San Sisto e dell’Ospedale Militare dismesso con il contributo di studenti e laureandi del Politecnico sede di Piacenza. Master Plan del Comparto Nord messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Piacenza per partecipare al Bando Periferie. Per l’innovatività, redazione di un progetto di individuazione/occupazione dei posteggi auto nell’ottica della smart city, con la collaborazione della Soc. Agorà, utilizzando tecnologie basate su rilevamento dati tramite sensori. Sono possibili sinergie con il recupero dell’area del Consorzio Terre Padane, oggetto di rigenerazione urbana ed il potenziamento dell’area museale con la creazione del Museo della Meccanizzazione agricola. Questo modello nato da un protocollo d’intesa e dalla costituzione di un’A.T.S. può decisamente essere replicato in altre realtà territoriali delle nostre Ascom . 3 – Attori e partnership Gli attori del Protocollo d’Intesa sono: Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confartigianato, C.N.A., Libera Artigiani, Confcooperative, Lega Cooperative, Coldiretti, Confagricoltura Gli attori ATS « La Baia di San Sisto» sono: Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confartigianato, C.N.A., Coldiretti, Confcooperative, Lega Cooperative. Sono stati sottoscritti accordi con l’Amministrazione Comunale, così come era previsto nell’accordo nazionale ANCI- Confcommercio. 4 – Mezzi, risorse, temporalità Risorse: Sono state utilizzate risorse umane interne all’Ascom, collaborazioni con il Politecnico e ci siamo avvalsi del consulente tecnico Arch. Marcello Spigaroli e del titolare della soc. Agorà per il progetto Smart City.Finanziamenti: Le fonti di finanziamento sin qui utilizzate sono pervenute da un contributo della Confcommercio e dalle quote versate dai soci dell’A.T.S. «La Baia di San Sisto» e ricerca di finanziamenti pubblici (regionali, nazionali , comunitari ).Non vediamo problemi particolari per la sostenibilità della parte progettuale, certamente per dare gambe all’operatività a recuperare lo spazio delle Caserme Nicolai e Bixio, la difficoltà è il reperimento dei fondi per costruire la nuova Caserma . Sono state completate le fasi di programmazione, l’identificazione delle azioni da intraprendere , la formulazione e la realizzazione dei progetti . 5 – Risultati ottenuti e risultati attesi Ricadute sull’economia locale, sullo sviluppo turistico della città, sul tessuto imprenditoriale Nuove opportunità di sviluppo delle attività o nascita di nuove imprese Sull’ambiente: miglioramento della mobilità urbana tramite lo sviluppo della smart city Sul tessuto sociale: nuove opportunità di realizzare nell’ex area militare del social housing Un collegamento del Comparto Nord con il centro storico favorirebbe la valorizzazione dei negozi di vicinato In questi spazi, inoltre, potrebbero trovare dimora uffici pubblici a servizio del cittadino, ora decentrati L’Associazione avrebbe il beneficio di vedere valorizzati in modo concreto gli esercizi di vicinato, che sono il vero tesoro dei centri storici, godendo quindi di maggiore consenso dei propri associati e l’opportunità di iscrivere nuovi soci. Il progetto in tre elementi chiave Valorizzazione delle presenze monumentali mediante restauro o recupero delle stesse. Recupero e rifunzionalizzazione di Aree militari dismesse o in dismissione. Potenziamento del Polo Museale cittadino ( Ampliamento Musei Civici, Museo della Meccanizzazione Agricola, Museo Diocesano) e sviluppo turistico della nostra città e della provincia.
- A Piacenza si “accende” la rete IoT
21 Ottobre 2019 10:33Il 5 dicembre si è tenuto un incontro e una dimostrazione pratica all’Unione Commercianti sull’Internet delle Cose: “big data” e “data science” a servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica. L’Internet delle Cose (IOT) sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati. Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile. Piacenza è pronta per questo cambio di “paradigma”. Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet, ha dato il via il 5 dicembre scorso presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti alla sperimentazione sul sistema di Parcheggi Intelligenti che – grazie a sensori che comunicano in tempo reale – offrirà la possibilità nell’immediato futuro di essere guidati in automatico verso il posto auto libero più vicino, riducendo traffico e inquinamento, e favorendo il commercio nelle ZTL. Argomento caro al Presidente di Confcommercio, Raffaele Chiappa, come si è evinto dal tema trattato nell’Assemblea dello scorso settembre dal titolo “La rigenerazione urbana può favorire il piccolo negozio?”, e che vede la struttura di Unione Commercianti anche da incubatore della sperimentazione. Il progetto si chiama curiosamente “Alicudino”. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci. Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Francesco Merenda ha scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima. In occasione dell’incontro organizzato presso la sede di Unione Commercianti, al quale ha pertecipato il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, si è parlato quindi anche di big data e data science al servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica. I relatori hanno illustrato come l’Internet delle Cose, le analisi predittive e le Intelligenze Artificiali potrebbero migliorare già oggi la vita a Piacenza. Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi che verranno portati in questo incontro offriranno una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento. Fonte: Confcommercio
- A Cerignale un’antenna per monitorare condizioni atmosferiche e urbanistiche
21 Ottobre 2019 10:33E’ partita nei giorni scorsi a Cerignale la seconda fase del progetto sperimentale Alicudino realizzato da Agonet in collaborazione con Unione Commercianti Piacenza, l’associazione affiliata dedicata al Terziario Avanzato e il Comune di Cerignale. A poche settimane di distanza dalla prima fase che ha visto l’istallazione di una rete presso il parcheggio dell’Unione Commercianti e il posizionamento di sensori in grado di rivelare se i posteggi sono liberi o occupati, la sperimentazione si sposta sulle nostre montagne. L’obiettivo del progetto è quello di diffondere la nuova dimensione tecnologica grazie alla quale i dati generati da ciò che ci circonda possono essere raccolti, interpretati e utilizzati per fare previsioni. “L’internet delle cose presuppone che tutti gli oggetti siano connessi – spiega Francesco Merenda Presidente dell’Associazione Terziario Avanzato – e questa connessione può migliorare la qualità della vita delle persone. Attraverso il monitoraggio dell’antenna installata nei giorni scorsi a Cerignale sarà infatti possibile raccogliere dati e informazioni relativi a molti aspetti: dalle caratteristiche morfologiche, alle condizioni climatiche, all’umidità, dal livello di particolato a situazioni urbanistiche. L’analisi di questi dati reali, che andranno ad influenzare la vita quotidiana del Comune di montagna, dei suoi abitanti ma anche dei possibili turisti visitatori, permetterà di fare previsioni che potranno da un lato agevolare la presenza di turisti, ad esempio pensate i benefici generati dal conoscere l’effettiva situazione atmosferica in atto e non la risultanza di un algoritmo, o dall’altro migliorare la vita degli stessi residenti, sapendo la situazione dei fiumi in caso di forti piogge evitando situazione spiacevoli”. “Infatti – prosegue Merenda – l’istallazione con i suoi sensori sarà in grado di raccogliere molteplici informazioni, dalle precipitazioni atmosferiche alle temperature registrate e un domani magari anche lo smottamento della montagna o la portata dei fiumi. Già oggi potete vedere sul sito www.agonet.it/cerignale alcune di queste rilevazioni, altre verranno implementate nel proseguo della sperimentazione” “Questa iniziativa tenta di dare una prima risposta alle domande poste durante la 73° Assemblea di Unione Commercianti tenutasi il giugno scorso. Durante quest’incontro abbiamo voluto mettere in luce i vantaggi dello sviluppo della Smart City per i nostri negozi di vicinato ma anche e soprattutto l’utilizzo della tecnologia per avvicinare le zone più lontane e svantaggiate della provincia. Con questa sperimentazione cerchiamo di ridurre il gap tecnologico che da sempre divide le zone di montagna dai centri urbani e, allo stesso tempo, di realizzare un’iniziativa della quale tutti possono beneficiare”. Così il Presidente di Unione Commercianti Raffele Chiappa spiega questa sperimentazione che vuole creare un comune di montagna smart nel vero senso della parola. “Sono molto soddisfatto e felice che il Comune di Cerignale faccia parte del progetto di sperimentazione avviato da Confcommercio Piacenza in collaborazione con Agonet. – ci tiene a precisa il Sindaco Massimo Castelli – Questa tecnologia consente di aggredire il divario digitale in termini concreti: sia che uno si trovi a New York, o a Cerignale può diventare indifferente.” “Si tratta di un vettore di comunicazione fondamentale, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui la comunicazione diventa essenziale, cosi come i dati e l’importanza di questi. La strumentazione utilizzata al momento ci consente di avere informazioni riguardati meteo, temperatura, punto di rugiada in tempo reale.” “Si tratta di un modo innovativo per presidiare il territorio a livello locale, ma mi permetto di dire, anche a livello universale. Un passo per uscire dai margini. Per utilizzare dei paragoni: un’autostrada digitale che ha il casello a Cerignale, ma che domani può allargarsi ad altri comuni montani. L’aspetto interessate di questa sperimentazione, è proprio la possibilità di estendere in futuro anche ad altre piccole ma importanti realtà, con l’obiettivo di contrastare la desertificazione. Se non cambiamo tutti rotta, il rischio è, entro i prossimi trenta anni, di non aver più nessun centro abitato oltre Bobbio, e questo è impensabile per le grandi risorse che la montagna può offrire.” E’ partita nei giorni scorsi a Cerignale la seconda fase del progetto sperimentale Alicudino realizzato da Agonet in collaborazione con Unione Commercianti Piacenza, l’associazione affiliata dedicata al Terziario Avanzato e il Comune di Cerignale. A poche settimane di distanza dalla prima fase che ha visto l’istallazione di una rete presso il parcheggio dell’Unione Commercianti e il posizionamento di sensori in grado di rivelare se i posteggi sono liberi o occupati, la sperimentazione si sposta sulle nostre montagne. L’obiettivo del progetto è quello di diffondere la nuova dimensione tecnologica grazie alla quale i dati generati da ciò che ci circonda possono essere raccolti, interpretati e utilizzati per fare previsioni. “L’internet delle cose presuppone che tutti gli oggetti siano connessi – spiega Francesco Merenda Presidente dell’Associazione Terziario Avanzato – e questa connessione può migliorare la qualità della vita delle persone. Attraverso il monitoraggio dell’antenna installata nei giorni scorsi a Cerignale sarà infatti possibile raccogliere dati e informazioni relativi a molti aspetti: dalle caratteristiche morfologiche, alle condizioni climatiche, all’umidità, dal livello di particolato a situazioni urbanistiche. L’analisi di questi dati reali, che andranno ad influenzare la vita quotidiana del Comune di montagna, dei suoi abitanti ma anche dei possibili turisti visitatori, permetterà di fare previsioni che potranno da un lato agevolare la presenza di turisti, ad esempio pensate i benefici generati dal conoscere l’effettiva situazione atmosferica in atto e non la risultanza di un algoritmo, o dall’altro migliorare la vita degli stessi residenti, sapendo la situazione dei fiumi in caso di forti piogge evitando situazione spiacevoli”. “Infatti – prosegue Merenda – l’istallazione con i suoi sensori sarà in grado di raccogliere molteplici informazioni, dalle precipitazioni atmosferiche alle temperature registrate e un domani magari anche lo smottamento della montagna o la portata dei fiumi. Già oggi potete vedere sul sito www.agonet.it/cerignale alcune di queste rilevazioni, altre verranno implementate nel proseguo della sperimentazione” “Questa iniziativa tenta di dare una prima risposta alle domande poste durante la 73° Assemblea di Unione Commercianti tenutasi il giugno scorso. Durante quest’incontro abbiamo voluto mettere in luce i vantaggi dello sviluppo della Smart City per i nostri negozi di vicinato ma anche e soprattutto l’utilizzo della tecnologia per avvicinare …
- A cerignale arriva l’antenna che monitora clima, umidità e polveri
21 Ottobre 2019 10:33E’ partita nei giorni scorsi a Cerignale la seconda fase del progetto sperimentale Alicudino realizzato da Agonet in collaborazione con Unione Commercianti Piacenza, l’associazione affiliata dedicata al Terziario avanzato e il Comune di Cerignale. A poche settimane di distanza dalla prima fase che ha visto l’istallazione di una rete presso il parcheggio dell’Unione Commercianti e il posizionamento di sensori in grado di rivelare se i posteggi sono liberi o occupati, la sperimentazione si sposta sulle nostre montagne. L’obiettivo del progetto è quello di diffondere la nuova dimensione tecnologica grazie alla quale i dati generati da ciò che ci circonda possono essere raccolti, interpretati e utilizzati per fare previsioni. “L’internet delle cose presuppone che tutti gli oggetti siano connessi – spiega Francesco Merenda presidente dell’Associazione Terziario avanzato – e questa connessione può migliorare la qualità della vita delle persone. Attraverso il monitoraggio dell’antenna installata nei giorni scorsi a Cerignale sarà infatti possibile raccogliere dati e informazioni relativi a molti aspetti: dalle caratteristiche morfologiche, alle condizioni climatiche, all’umidità, dal livello di particolato a situazioni urbanistiche. Fonte: Liberta.it
- Installata a Cerignale la prima antenna con sensori in grado di monitorare condizioni atmosferiche, geologiche e urbanistiche
21 Ottobre 2019 10:33Anche la montagna diventa smart: è partita nei giorni scorsi, a Cerignale, la seconda fase del progetto sperimentale “Alicudino” realizzato da Agonet in collaborazione con Unione Commercianti Piacenza, l’associazione affiliata dedicata al Terziario Avanzato e il comune di Cerignale E’ partita nei giorni scorsi, a Cerignale, la seconda fase del progetto sperimentale “Alicudino” realizzato da Agonet in collaborazione con Unione Commercianti Piacenza, l’associazione affiliata dedicata al Terziario Avanzato e il comune di Cerignale. A poche settimane di distanza dalla prima fase che ha visto l’istallazione di una rete presso il parcheggio dell’Unione Commercianti e il posizionamento di sensori in grado di rivelare se i posteggi sono liberi o occupati, la sperimentazione si sposta sulle nostre montagne. L’obiettivo del progetto è quello di diffondere la nuova dimensione tecnologica grazie alla quale i dati generati da ciò che ci circonda possono essere raccolti, interpretati e utilizzati per fare previsioni. «L’internet delle cose presuppone che tutti gli oggetti siano connessi – spiega Francesco Merenda, presidente dell’Associazione Terziario Avanzato – e questa connessione può migliorare la qualità della vita delle persone. Attraverso il monitoraggio dell’antenna installata nei giorni scorsi a Cerignale sarà infatti possibile raccogliere dati e informazioni relativi a molti aspetti: dalle caratteristiche morfologiche, alle condizioni climatiche, all’umidità, dal livello di particolato a situazioni urbanistiche. L’analisi di questi dati reali, che andranno ad influenzare la vita quotidiana del Comune di montagna, dei suoi abitanti ma anche dei possibili turisti visitatori, permetterà di fare previsioni che potranno da un lato agevolare la presenza di turisti, ad esempio pensate i benefici generati dal conoscere l’effettiva situazione atmosferica in atto e non la risultanza di un algoritmo, o dall’altro migliorare la vita degli stessi residenti, sapendo la situazione dei fiumi in caso di forti piogge evitando situazione spiacevoli». «Infatti – prosegue Merenda – l’istallazione con i suoi sensori sarà in grado di raccogliere molteplici informazioni, dalle precipitazioni atmosferiche alle temperature registrate e un domani magari anche lo smottamento della montagna o la portata dei fiumi. Già oggi potete vedere sul sito www.agonet.it/cerignale alcune di queste rilevazioni, altre verranno implementate nel proseguo della sperimentazione». «Questa iniziativa tenta di dare una prima risposta alle domande poste durante la 73° Assemblea di Unione Commercianti tenutasi il giugno scorso. Durante quest’incontro abbiamo voluto mettere in luce i vantaggi dello sviluppo della Smart City per i nostri negozi di vicinato ma anche e soprattutto l’utilizzo della tecnologia per avvicinare le zone più lontane e svantaggiate della provincia. Con questa sperimentazione cerchiamo di ridurre il gap tecnologico che da sempre divide le zone di montagna dai centri urbani e, allo stesso tempo, di realizzare un’iniziativa della quale tutti possono beneficiare». Così il presidente di Unione Commercianti, Raffele Chiappa, spiega questa sperimentazione che vuole creare un comune di montagna smart nel vero senso della parola. «Sono molto soddisfatto e felice che il Comune di Cerignale faccia parte del progetto di sperimentazione avviato da Confcommercio Piacenza in collaborazione con Agonet – ci tiene a precisa il Sindaco Massimo Castelli – Questa tecnologia consente di aggredire il divario digitale in termini concreti: sia che uno si trovi a New York, o a Cerignale può diventare indifferente». «Si tratta di un vettore di comunicazione fondamentale, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui la comunicazione diventa essenziale, cosi come i dati e l’importanza di questi. La strumentazione utilizzata al momento ci consente di avere informazioni riguardati meteo, temperatura, punto di rugiada in tempo reale». «Si tratta di un modo innovativo per presidiare il territorio a livello locale, ma mi permetto di dire, anche a livello universale. Un passo per uscire dai margini. Per utilizzare dei paragoni: un’autostrada digitale che ha il casello a Cerignale, ma che domani può allargarsi ad altri comuni montani. L’aspetto interessate di questa sperimentazione, è proprio la possibilità di estendere in futuro anche ad altre piccole ma importanti realtà, con l’obiettivo di contrastare la desertificazione. Se non cambiamo tutti rotta, il rischio è, entro i prossimi trenta anni, di non aver più nessun centro abitato oltre Bobbio, e questo è impensabile per le grandi risorse che la montagna può offrire». «Sono molto contento – conclude Castelli – per questo segnale di attenzione e richiesta di collaborazione dimostrata da Confcommercio, a cui vanno i miei ringraziamenti, insieme a Francesco Merenda e tutto lo staff di Agonet». Fonte: IlPiacenza.it
- Dai sensori all’elaborazione dei dati per migliorare la vita dei cittadini
21 Ottobre 2019 10:33Grazie alla tecnologia e all’elaborazione dei dati, comprendere e risolvere i bisogni di un territorio: è questo il senso della convenzione siglata presso la Direzione dell’Università Cattolica di Piacenza tra la stessa, l’Unione Commercianti di Piacenza e Agorà s.a.s Grazie alla tecnologia e all’elaborazione dei dati, comprendere e risolvere i bisogni di un territorio: è questo il senso della convenzione siglata presso la Direzione dell’Università Cattolica di Piacenza tra la stessa (tramite Cratos, il Centro di Ricerca sulle Applicazioni della Telematica alle Organizzazioni e alla Società), l’Unione Commercianti di Piacenza e Agorà s.a.s Tutto era iniziato con una prima sperimentazione dei parcheggi intelligenti con l’istallazione di una rete LoRaWAN presso il parcheggio dell’Unione Commercianti e il posizionamento di sensori in grado di rivelare se i posteggi erano liberi o occupati. Questa tecnologia aveva preso il nome di “Alicudino” perché la prima fase sperimentale era avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. In pratica, com’era stato spiegato al tempo della sperimentazione dei parcheggi “intelligenti”, è possibile raccogliere enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci. Per anni questo enorme potenziale era stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Così Agorà aveva scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima. Successivamente presso il parcheggio dell’Unione Commercianti in Strada Bobbiese erano stati apposti sensori geomagnetici per rilevare la massa del veicolo negli otto parcheggi in area privata ad uso pubblico. In una seconda fase la sperimentazione si è spostata sulle montagne piacentine dove grazie alla collaborazione con il Comune di Cerignale, si è voluto diffondere la nuova dimensione tecnologica grazie alla quale i dati generati possono essere raccolti, interpretati e utilizzati per fare previsioni. In un futuro neanche troppo lontano questi sensori potranno essere di grande aiuto alle Amministrazioni Comunali per scegliere e gestire i parcheggi, ma non solo il traffico, le ore di punta, la frequenza, tutti informazioni che possono aiutare ogni programmazione gestionale.. Ora la partnership tra i tre attori coinvolti con la convenzione prevede che i fondi provengano dall’Unione Commercianti, le strumentazioni dalla Società Agorà, mentre gli studenti dell’Università Cattolica si occuperanno di ricerca e analisi. «Lo scopo ora- è stato evidenziato dai firmatari (ovvero Mauro Balordi, Raffaele Chiappa, Gianni Zanrei e Francesco Merenda), sarà quello di far interfacciare questi sensori a Internet, per rendere fruibili i dati alle persone: attraverso la Facoltà di Economia. Si tratta di costruire un database e capire come utilizzare questi dati al servizio di un territorio ed agevolarne poi le scelte politico- economiche e gli investimenti. Grazie a nuovi sponsor interessati se ne potrà proseguire lo sviluppo e potenziare la rete di questi sensori, andando così a realizzare su larga scala questo progetto». «Lo scopo del presente accordo- come era evidenziato in calce alla convenzione- è costituire un gruppo di lavoro multidisciplinare che collabori al fine di individuare nuovi modelli e strategie attraverso la sperimentazione di nuove forme di comunicazione e diffusione di conoscenze ed esperienze ad elevato contenuto tecnologico all’interno del tessuto sociale locale e in particolare sui possibili sviluppi del progetto ALICUDINO. Per la realizzazione del presente accordo la Società Agorà s.a.s. metterà a disposizione i dati raccolti nel progetto ALICUDINO autorizzandole ad accedere al proprio data base e rendendosi disponibile a fornire informazioni in forza delle quali si potranno trovare nuovi modelli di business e realizzate tesi nei settori Smart City ed Industria 4.0». Insomma si potrebbe realizzare una città “più intelligente e sempre più sostenibile”. Gli esempi sono innumerevoli. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento. L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale. Fonte: IlPiacenza.it
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