Grazie alla tecnologia e all’elaborazione dei dati, comprendere e risolvere i bisogni di un territorio: è questo il senso della convenzione siglata presso la Direzione dell’Università Cattolica di Piacenza tra la stessa, l’Unione Commercianti di Piacenza e Agorà s.a.s
Grazie alla tecnologia e all’elaborazione dei dati, comprendere e risolvere i bisogni di un territorio: è questo il senso della convenzione siglata presso la Direzione dell’Università Cattolica di Piacenza tra la stessa (tramite Cratos, il Centro di Ricerca sulle Applicazioni della Telematica alle Organizzazioni e alla Società), l’Unione Commercianti di Piacenza e Agorà s.a.s
Tutto era iniziato con una prima sperimentazione dei parcheggi intelligenti con l’istallazione di una rete LoRaWAN presso il parcheggio dell’Unione Commercianti e il posizionamento di sensori in grado di rivelare se i posteggi erano liberi o occupati. Questa tecnologia aveva preso il nome di “Alicudino” perché la prima fase sperimentale era avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare.
In pratica, com’era stato spiegato al tempo della sperimentazione dei parcheggi “intelligenti”, è possibile raccogliere enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci. Per anni questo enorme potenziale era stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Così Agorà aveva scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima.
Successivamente presso il parcheggio dell’Unione Commercianti in Strada Bobbiese erano stati apposti sensori geomagnetici per rilevare la massa del veicolo negli otto parcheggi in area privata ad uso pubblico. In una seconda fase la sperimentazione si è spostata sulle montagne piacentine dove grazie alla collaborazione con il Comune di Cerignale, si è voluto diffondere la nuova dimensione tecnologica grazie alla quale i dati generati possono essere raccolti, interpretati e utilizzati per fare previsioni. In un futuro neanche troppo lontano questi sensori potranno essere di grande aiuto alle Amministrazioni Comunali per scegliere e gestire i parcheggi, ma non solo il traffico, le ore di punta, la frequenza, tutti informazioni che possono aiutare ogni programmazione gestionale..
Ora la partnership tra i tre attori coinvolti con la convenzione prevede che i fondi provengano dall’Unione Commercianti, le strumentazioni dalla Società Agorà, mentre gli studenti dell’Università Cattolica si occuperanno di ricerca e analisi.
«Lo scopo ora- è stato evidenziato dai firmatari (ovvero Mauro Balordi, Raffaele Chiappa, Gianni Zanrei e Francesco Merenda), sarà quello di far interfacciare questi sensori a Internet, per rendere fruibili i dati alle persone: attraverso la Facoltà di Economia. Si tratta di costruire un database e capire come utilizzare questi dati al servizio di un territorio ed agevolarne poi le scelte politico- economiche e gli investimenti. Grazie a nuovi sponsor interessati se ne potrà proseguire lo sviluppo e potenziare la rete di questi sensori, andando così a realizzare su larga scala questo progetto».
«Lo scopo del presente accordo- come era evidenziato in calce alla convenzione- è costituire un gruppo di lavoro multidisciplinare che collabori al fine di individuare nuovi modelli e strategie attraverso la sperimentazione di nuove forme di comunicazione e diffusione di conoscenze ed esperienze ad elevato contenuto tecnologico all’interno del tessuto sociale locale e in particolare sui possibili sviluppi del progetto ALICUDINO. Per la realizzazione del presente accordo la Società Agorà s.a.s. metterà a disposizione i dati raccolti nel progetto ALICUDINO autorizzandole ad accedere al proprio data base e rendendosi disponibile a fornire informazioni in forza delle quali si potranno trovare nuovi modelli di business e realizzate tesi nei settori Smart City ed Industria 4.0».
Insomma si potrebbe realizzare una città “più intelligente e sempre più sostenibile”. Gli esempi sono innumerevoli. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento. L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale.
Fonte: IlPiacenza.it