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IOT

Urbanpromo 2018

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT

1 – Il progetto: origine e obiettivi

Destinatario : centro Storico di Piacenza, quale motore della città tutta.

Area d’intervento : parte del quadrante settentrionale della città, che risulta isolata dal tessuto vivo della stessa, carente di servizi e delle attrezzature di supporto (ricettività, ristorazione, spazi per il tempo libero, aree di sosta, ecc.). Nel suo complesso, questo Comparto Nord comprende l’area della Cittadella con Palazzo Farnese, S. Sisto, il complesso del Carmine, l’area sportiva «Daturi» e due aree militari, di cui una già dismessa (Laboratorio Pontieri) e una in programma di dismissione (caserme Genio Pontieri).

Firma di un protocollo d’intesa di tutte le Associazioni di categoria economiche; accordo con Comune di Piacenza, parlamentari, Diocesi di Piacenza. Anche con il loro contributo si è potuta costituire una Associazione Temporanea di Scopo tra categorie economiche denominata Baia di San Sisto.

Riacquisizione dall’Autorità Militare delle aree che fanno parte di questo comparto e che racchiudono strutture architettoniche di pregio (Caserme Bixio e Nicolai e Laboratorio Pontieri ).

Valorizzazione a scopi culturali, ma non solo, di una zona strategica di Piacenza a tre minuti da Piazza dei Cavalli per ricongiungere la città al lungo Po e potenziare il Polo museale di Piacenza.

2 – Contenuti e azioni

Ridefinire assetto ed identità urbanistica del quadrante settentrionale di Piacenza antica e completare l’acquisizione alla città delle Aree militari del comparto Nord.

Favorire le imprese del commercio e dei servizi e, quelle che sono insediate nelle aree interessate, nonché le persone residenti, i turisti, i lavoratori e gli studenti.

Effettuazione di rilievi di tutte le aree che fanno parte della Baia di San Sisto e dell’Ospedale Militare dismesso con il contributo di studenti e laureandi del Politecnico sede di Piacenza.

Master Plan del Comparto Nord messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Piacenza per partecipare al Bando Periferie.

Per l’innovatività, redazione di un progetto di individuazione/occupazione dei posteggi auto nell’ottica della smart city, con la collaborazione della Soc. Agorà, utilizzando tecnologie basate su rilevamento dati tramite sensori. Sono possibili sinergie con il recupero dell’area del Consorzio Terre Padane, oggetto di rigenerazione urbana ed il potenziamento dell’area museale con la creazione del Museo della Meccanizzazione agricola.

Questo modello nato da un protocollo d’intesa e dalla costituzione di un’A.T.S. può decisamente essere replicato in altre realtà territoriali delle nostre Ascom .

3 – Attori e partnership

Gli attori del Protocollo d’Intesa sono: Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confartigianato, C.N.A., Libera Artigiani, Confcooperative, Lega Cooperative, Coldiretti, Confagricoltura
Gli attori ATS « La Baia di San Sisto» sono: Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confartigianato, C.N.A., Coldiretti, Confcooperative, Lega Cooperative.

Sono stati sottoscritti accordi con l’Amministrazione Comunale, così come era previsto nell’accordo nazionale ANCI- Confcommercio.

4 – Mezzi, risorse, temporalità

Risorse: Sono state utilizzate risorse umane interne all’Ascom, collaborazioni con il Politecnico e ci siamo avvalsi del consulente tecnico Arch. Marcello Spigaroli e del titolare della soc. Agorà per il progetto Smart City.
Finanziamenti: Le fonti di finanziamento sin qui utilizzate sono pervenute da un contributo della Confcommercio e dalle quote versate dai soci dell’A.T.S. «La Baia di San Sisto» e ricerca di finanziamenti pubblici (regionali, nazionali , comunitari ).
Non vediamo problemi particolari per la sostenibilità della parte progettuale, certamente per dare gambe all’operatività a recuperare lo spazio delle Caserme Nicolai e Bixio, la difficoltà è il reperimento dei fondi per costruire la nuova Caserma . Sono state completate le fasi di programmazione, l’identificazione delle azioni da intraprendere , la formulazione e la realizzazione dei progetti .

5 – Risultati ottenuti e risultati attesi

Ricadute sull’economia locale, sullo sviluppo turistico della città, sul tessuto imprenditoriale

Nuove opportunità di sviluppo delle attività o nascita di nuove imprese

Sull’ambiente: miglioramento della mobilità urbana tramite lo sviluppo della smart city

Sul tessuto sociale: nuove opportunità di realizzare nell’ex area militare del social housing

Un collegamento del Comparto Nord con il centro storico favorirebbe la valorizzazione dei negozi di vicinato

In questi spazi, inoltre, potrebbero trovare dimora uffici pubblici a servizio del cittadino, ora decentrati
L’Associazione avrebbe il beneficio di vedere valorizzati in modo concreto gli esercizi di vicinato, che sono il vero tesoro dei centri storici, godendo quindi di maggiore consenso dei propri associati e l’opportunità di iscrivere nuovi soci.

Il progetto in tre elementi chiave

Valorizzazione delle presenze monumentali mediante restauro o recupero delle stesse.

Recupero e rifunzionalizzazione di Aree militari dismesse o in dismissione.

Potenziamento del Polo Museale cittadino ( Ampliamento Musei Civici, Museo della Meccanizzazione Agricola, Museo Diocesano) e sviluppo turistico della nostra città e della provincia.

A Piacenza si “accende” la rete IoT

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Il 5 dicembre si è tenuto un incontro e una dimostrazione pratica all’Unione Commercianti sull’Internet delle Cose: “big data” e “data science” a servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica.

L’Internet delle Cose (IOT) sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati. Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile. Piacenza è pronta per questo cambio di “paradigma”. Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet, ha dato il via il 5 dicembre scorso presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti alla sperimentazione sul sistema di Parcheggi Intelligenti che – grazie a sensori che comunicano in tempo reale – offrirà la possibilità nell’immediato futuro di essere guidati in automatico verso il posto auto libero più vicino, riducendo traffico e inquinamento, e favorendo il commercio nelle ZTL. Argomento caro al Presidente di Confcommercio, Raffaele Chiappa, come si è evinto dal tema trattato nell’Assemblea dello scorso settembre dal titolo “La rigenerazione urbana può favorire il piccolo negozio?”, e che vede la struttura di Unione Commercianti anche da incubatore della sperimentazione. Il progetto si chiama curiosamente “Alicudino”. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci. Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Francesco Merenda ha scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima. In occasione dell’incontro organizzato presso la sede di Unione Commercianti, al quale ha pertecipato il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, si è parlato quindi anche di big data e data science al servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica. I relatori hanno illustrato  come l’Internet delle Cose, le analisi predittive e le Intelligenze Artificiali potrebbero migliorare già oggi la vita a Piacenza. Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi che verranno portati in questo incontro offriranno una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento.

Fonte: Confcommercio

“Internet delle cose”

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Partita la sperimentazione dei parcheggi intelligenti

Convegno e dimostrazione pratica all’Unione Commercianti sull’Internet delle Cose: Big data e data science a servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica.

Si è tenuto presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti un convegno sull’Internet delle Cose e sulle infrastrutture tecnologiche che possono consentire alle città come Piacenza di diventare più “intelligenti”, ecologiche e inclusive.

Nel corso del convegno è stata avviata la sperimentazione pratica sul sistema di “Parcheggi Intelligenti” che, sfruttando l’infrastruttura tecnologica dell’Internet delle Cose, possono garantire un rotazione più elevata rendendo la vita di tutti giorni più facile a cittadini, residenti, operatori economici, categorie protette. Grazie a sensori che dialogano tra loro e scambiano informazioni attraverso la rete con i nostri smartphone, sarà possibile essere guidati al parcheggio libero su strada più vicino. La sensoristica posizionata consente, contestualmente, di raccogliere un’infinità di dati (la qualità dell’aria, solo per fare un esempio) che possono supportare i processi decisionali degli amministratori, oltre a consentire servizi come accertamento della sosta, rendicontazione, manutenzione e pianificazione.

Il convegno – coordinato da Nicola Bellotti di Blacklemon – è stato aperto dal saluto del Presidente di Unione Commercianti, Raffaele Chiappa, che ha sottolineato come l’innovazione tecnologia e il lavoro del gruppo del Terziario Avanzato di Confcommercio siano fondamentali per il futuro delle attività in città e in provincia. “Unione Commercianti ha fatto da incubatore ad un progetto concreto, quello dei Parcheggi Intelligenti, che permetterà a tutti di comprendere quali sono i servizi che già oggi possono essere attivati per migliorare la nostra vita. Abbiamo scelto di puntare sui parcheggi perché si tratta di un tema strettamente legato al commercio, soprattutto nella ZTL. Una gestione più “smart”, più intelligente, delle aree di sosta può raggiungere il duplice obiettivo di rendere maggiormente accessibili le attività dei nostri associati e – ottimizzando il traffico – di ridurre in modo significativo l’inquinamento atmosferico”.

Al convegno hanno partecipato anche il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, e il vice Sindaco con delega alle Smart City, Elena Baio. L’Internet delle Cose sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati.Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile.

“Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma,” ha spiegato nel suo intervento Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet. Durante il convegno Merenda, che riveste il ruolo di coordinatore del gruppo del Terziario Avanzato in Confcommercio, è entrato nel vivo dell’argomento presentando il progetto che si chiama, curiosamente, “Alicudino“. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. “L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci,” ha spiegato il relatore. “Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Abbiamo scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima”.

L’intervento conclusivo è stato affidato a Massimo Pancini, consulente della scuderia Toro Rosso e per anni responsabile IT del team Ferrari in Formula 1. “Il funzionamento del sistema dei parcheggi intelligenti all’interno della test area di Unione Commercianti prevede che l’auto parcheggiata sia rilevata dal sensore che comunica con il server centrale e con il software gestionale per la gestione completa di tutti i dati relativi alla sosta,” ha spiegato il relatore. “Grazie a questi dati e alle app che saranno installate sugli smartphone e sui navigatori ogni utente potrà essere guidato al posto libero più vicino, con la possibilità di pagare, senza esporre biglietti e senza quindi dover tornare all’auto in caso di prolungamento della sosta. Il software gestionale permette di monitorare in tempo reale lo stato dei parcheggi, inviando avvisi per eventuali interventi mirati in caso di violazioni”. Una telecamera posizionata in prossimità dei parcheggi rappresenta una valida alternativa in caso di installazioni in cui la conformazione urbana o ambientale non consenta l’interramento dei sensori.

Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi portati in questo incontro hanno offerto una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento. L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale.“

Fonte: Ilpiacenza.it

Guidati automaticamente verso il posto auto libero più vicino? A Piacenza si potrà

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Parcheggi intelligenti e smart city: incontro e dimostrazione pratica all’Unione Commercianti di Piacenza sull’Internet delle Cose

Guidati automaticamente verso il posto auto libero più vicino? A Piacenza si potrà

L’ Internet delle Cose (IOT) sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati. Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile.

Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma. Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet, darà il via il prossimo 5 dicembre presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti alla sperimentazione sul sistema di Parcheggi Intelligenti che – grazie a sensori che comunicano in tempo reale – offrirà la possibilità nell’immediato futuro di essere guidati in automatico verso il posto auto libero più vicino, riducendo traffico e inquinamento, e favorendo il commercio nelle ZTL. Argomento caro al presidente di Confcommercio, Raffaele Chiappa, come si è evinto dal tema trattato nell’Assemblea dello scorso settembre dal titolo “La rigenerazione urbana può favorire il piccolo negozio?”, e che vede la struttura di Unione Commercianti anche da incubatore della sperimentazione.

Il progetto si chiama curiosamente “Alicudino”. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci. Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Francesco Merenda ha scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima.

In occasione dell’incontro organizzato mercoledì 5 dicembre presso la sede di Unione Commercianti, al quale parteciperà il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, si parlerà quindi anche di big data e data science al servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica. I relatori proveranno ad illustrare come l’Internet delle Cose, le analisi predittive e le Intelligenze Artificiali potrebbero migliorare già oggi la vita a Piacenza. 

Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi che verranno portati in questo incontro offriranno una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento.

RELATORI:

– Patrizia Barbieri, Sindaco di Piacenza;
– Raffaele Chiappa, Presidente Unione Commercianti Confcommercio Piacenza;
– Francesco Merenda, CEO di Agonet – primo provider a piacenza di servizi IOT (Lorawan)
– Massimo Pancini, responsabile della sperimentazione di Alicudino Parking System

MODERATORE:

-Nicola Bellotti, CEO di Blacklemon“

Fonte: IlPiacenza

Internet delle cose e parcheggi intelligenti. Partita la sperimentazione

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

PIACENZA – Si è tenuto presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti un convegno sull’Internet delle Cose e sulle infrastrutture tecnologiche che possono consentire alle città come Piacenza di diventare più “intelligenti”, ecologiche e inclusive.

Nel corso del convegno è stata avviata la sperimentazione pratica sul sistema di “Parcheggi Intelligenti” che, sfruttando l’infrastruttura tecnologica dell’Internet delle Cose, possono garantire un rotazione più elevata rendendo la vita di tutti giorni più facile a cittadini, residenti, operatori economici, categorie protette. Grazie a sensori che dialogano tra loro e scambiano informazioni attraverso la rete con i nostri smartphone, sarà possibile essere guidati al parcheggio libero su strada più vicino. La sensoristica posizionata consente, contestualmente, di raccogliere un’infinità di dati (la qualità dell’aria, solo per fare un esempio) che possono supportare i processi decisionali degli amministratori, oltre a consentire servizi come accertamento della sosta, rendicontazione, manutenzione e pianificazione.

Il convegno è stato aperto dal saluto del Presidente di Unione Commercianti, Raffaele Chiappa, che ha sottolineato come l’innovazione tecnologia e il lavoro del gruppo del Terziario Avanzato di Confcommercio siano fondamentali per il futuro delle attività in città e in provincia. “Unione Commercianti ha fatto da incubatore ad un progetto concreto, quello dei Parcheggi Intelligenti, che permetterà a tutti di comprendere quali sono i servizi che già oggi possono essere attivati per migliorare la nostra vita. Abbiamo scelto di puntare sui parcheggi perché si tratta di un tema strettamente legato al commercio, soprattutto nella ZTL.

Una gestione più “smart”, più intelligente, delle aree di sosta può raggiungere il duplice obiettivo di rendere maggiormente accessibili le attività dei nostri associati e – ottimizzando il traffico – di ridurre in modo significativo l’inquinamento atmosferico”.

Al convegno, moderato da Nicola Bellotti, hanno partecipato anche il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, e il vice Sindaco con delega alle Smart City, Elena Baio. L’Internet delle Cose sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati. Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile.

“Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma,” ha spiegato nel suo intervento Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet. Durante il convegno Merenda, che riveste il ruolo di coordinatore del gruppo del Terziario Avanzato in Confcommercio, è entrato nel vivo dell’argomento presentando il progetto che si chiama, curiosamente, “Alicudino“. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. “L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci,” ha spiegato il relatore. “Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Abbiamo scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima”.

L’intervento conclusivo è stato affidato a Massimo Pancini, consulente della scuderia Toro Rosso e per anni responsabile IT del team Ferrari in Formula 1. “Il funzionamento del sistema dei parcheggi intelligenti all’interno della test area di Unione Commercianti prevede che l’auto parcheggiata sia rilevata dal sensore che comunica con il server centrale e con il software gestionale per la gestione completa di tutti i dati relativi alla sosta,” ha spiegato il relatore. “Grazie a questi dati e alle app che saranno installate sugli smartphone e sui navigatori ogni utente potrà essere guidato al posto libero più vicino, con la possibilità di pagare, senza esporre biglietti e senza quindi dover tornare all’auto in caso di prolungamento della sosta. Il software gestionale permette di monitorare in tempo reale lo stato dei parcheggi, inviando avvisi per eventuali interventi mirati in caso di violazioni”. Una telecamera posizionata in prossimità dei parcheggi rappresenta una valida alternativa in caso di installazioni in cui la conformazione urbana o ambientale non consenta l’interramento dei sensori.

Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi portati in questo incontro hanno offerto una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse.

Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento. L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale.

Fonte: Piacenzanight

Sensori e App per trovare parcheggio “Piacenza è pronta

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Un sistema di parcheggi intelligenti che dialogando fra di loro sono in grado di guidare gli utenti agli spazi di sosta liberi più vicini. Il tutto tramite app e smartphone.

Si è parlato di questo da Unione Commercianti nel corso del convegno sull’Internet delle Cose e sulle infrastrutture tecnologiche che possono consentire alle città come Piacenza di diventare più “intelligenti”, ecologiche e inclusive.

Il sistema di “Parcheggi Intelligenti” – è stato spiegato – sfruttando l’infrastruttura tecnologica dell’Internet delle Cose, può garantire un rotazione più elevata rendendo la vita di tutti giorni più facile a cittadini, residenti, operatori economici, categorie protette.

Grazie a sensori che dialogano tra loro e scambiano informazioni attraverso la rete con i nostri smartphone, sarà possibile essere guidati al parcheggio libero su strada più vicino.

La sensoristica posizionata consente, contestualmente, di raccogliere una gran quantità di dati (la qualità dell’aria, solo per fare un esempio) che possono supportare i processi decisionali degli amministratori, oltre a consentire servizi come accertamento della sosta, rendicontazione, manutenzione e pianificazione.

“Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma,” ha spiegato nel suo intervento Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet.

Durante il convegno Merenda, che riveste il ruolo di coordinatore del gruppo del Terziario Avanzato in Confcommercio, è entrato nel vivo dell’argomento presentando il progetto che si chiama, curiosamente, “Alicudino”.

La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. “L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci,” ha spiegato il relatore.

“Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole”.

“Abbiamo scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima”.

COME FUNZIONA – “Il funzionamento del sistema dei parcheggi intelligenti all’interno della test area di Unione Commercianti – è entrato nel dettaglio il responsabile della sperimentazione del progetto Massimo Pancini, consulente della scuderia Toro Rosso e per anni responsabile IT del team Ferrari in Formula 1 – prevede che l’auto parcheggiata sia rilevata dal sensore che comunica con il server centrale e con il software gestionale per la gestione completa di tutti i dati relativi alla sosta”.

“Grazie a questi dati e alle app che saranno installate sugli smartphone e sui navigatori ogni utente potrà essere guidato al posto libero più vicino, con la possibilità di pagare, senza esporre biglietti e senza quindi dover tornare all’auto in caso di prolungamento della sosta”.

“Il software gestionale permette di monitorare in tempo reale lo stato dei parcheggi, inviando avvisi per eventuali interventi mirati in caso di violazioni”.  Una telecamera posizionata in prossimità dei parcheggi rappresenta una valida alternativa in caso di installazioni in cui la conformazione urbana o ambientale non consenta l’interramento dei sensori.

ECOLOGIA E TECNOLOGIA – Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi portati in questo incontro hanno offerto una risposta positiva a questa domanda.

La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata

O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise.

Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento.

L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale.

Il convegno è stato aperto dal saluto del Presidente di Unione Commercianti, Raffaele Chiappa, che ha sottolineato come l’innovazione tecnologia e il lavoro del gruppo del Terziario Avanzato di Confcommercio siano fondamentali per il futuro delle attività in città e in provincia.

“Unione Commercianti ha fatto da incubatore ad un progetto concreto, quello dei Parcheggi Intelligenti, che permetterà a tutti di comprendere quali sono i servizi che già oggi possono essere attivati per migliorare la nostra vita. Abbiamo scelto di puntare sui parcheggi perché si tratta di un tema strettamente legato al commercio, soprattutto nella ZTL”.

“Una gestione più “smart”, più intelligente, delle aree di sosta può raggiungere il duplice obiettivo di rendere maggiormente accessibili le attività dei nostri associati e – ottimizzando il traffico – di ridurre in modo significativo l’inquinamento atmosferico”.

All’appuntamento hanno partecipato anche il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, e il vice Sindaco con delega alle Smart City, Elena Baio.

Fonte: PiacenzaSera

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