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IOT

Sensori e App per trovare parcheggio “Piacenza è pronta

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Un sistema di parcheggi intelligenti che dialogando fra di loro sono in grado di guidare gli utenti agli spazi di sosta liberi più vicini. Il tutto tramite app e smartphone.

Si è parlato di questo da Unione Commercianti nel corso del convegno sull’Internet delle Cose e sulle infrastrutture tecnologiche che possono consentire alle città come Piacenza di diventare più “intelligenti”, ecologiche e inclusive.

Il sistema di “Parcheggi Intelligenti” – è stato spiegato – sfruttando l’infrastruttura tecnologica dell’Internet delle Cose, può garantire un rotazione più elevata rendendo la vita di tutti giorni più facile a cittadini, residenti, operatori economici, categorie protette.

Grazie a sensori che dialogano tra loro e scambiano informazioni attraverso la rete con i nostri smartphone, sarà possibile essere guidati al parcheggio libero su strada più vicino.

La sensoristica posizionata consente, contestualmente, di raccogliere una gran quantità di dati (la qualità dell’aria, solo per fare un esempio) che possono supportare i processi decisionali degli amministratori, oltre a consentire servizi come accertamento della sosta, rendicontazione, manutenzione e pianificazione.

“Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma,” ha spiegato nel suo intervento Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet.

Durante il convegno Merenda, che riveste il ruolo di coordinatore del gruppo del Terziario Avanzato in Confcommercio, è entrato nel vivo dell’argomento presentando il progetto che si chiama, curiosamente, “Alicudino”.

La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. “L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci,” ha spiegato il relatore.

“Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole”.

“Abbiamo scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima”.

COME FUNZIONA – “Il funzionamento del sistema dei parcheggi intelligenti all’interno della test area di Unione Commercianti – è entrato nel dettaglio il responsabile della sperimentazione del progetto Massimo Pancini, consulente della scuderia Toro Rosso e per anni responsabile IT del team Ferrari in Formula 1 – prevede che l’auto parcheggiata sia rilevata dal sensore che comunica con il server centrale e con il software gestionale per la gestione completa di tutti i dati relativi alla sosta”.

“Grazie a questi dati e alle app che saranno installate sugli smartphone e sui navigatori ogni utente potrà essere guidato al posto libero più vicino, con la possibilità di pagare, senza esporre biglietti e senza quindi dover tornare all’auto in caso di prolungamento della sosta”.

“Il software gestionale permette di monitorare in tempo reale lo stato dei parcheggi, inviando avvisi per eventuali interventi mirati in caso di violazioni”.  Una telecamera posizionata in prossimità dei parcheggi rappresenta una valida alternativa in caso di installazioni in cui la conformazione urbana o ambientale non consenta l’interramento dei sensori.

ECOLOGIA E TECNOLOGIA – Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi portati in questo incontro hanno offerto una risposta positiva a questa domanda.

La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata

O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise.

Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento.

L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale.

Il convegno è stato aperto dal saluto del Presidente di Unione Commercianti, Raffaele Chiappa, che ha sottolineato come l’innovazione tecnologia e il lavoro del gruppo del Terziario Avanzato di Confcommercio siano fondamentali per il futuro delle attività in città e in provincia.

“Unione Commercianti ha fatto da incubatore ad un progetto concreto, quello dei Parcheggi Intelligenti, che permetterà a tutti di comprendere quali sono i servizi che già oggi possono essere attivati per migliorare la nostra vita. Abbiamo scelto di puntare sui parcheggi perché si tratta di un tema strettamente legato al commercio, soprattutto nella ZTL”.

“Una gestione più “smart”, più intelligente, delle aree di sosta può raggiungere il duplice obiettivo di rendere maggiormente accessibili le attività dei nostri associati e – ottimizzando il traffico – di ridurre in modo significativo l’inquinamento atmosferico”.

All’appuntamento hanno partecipato anche il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, e il vice Sindaco con delega alle Smart City, Elena Baio.

Fonte: PiacenzaSera

L’Alicudino, ovvero il sensore romantico di Merenda

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Da Piacenza al vulcano spento di Alicudi, il passo può essere motlo breve!

Oggi sono stato ad ascoltare Francesco Merenda alla unione commercianti che parlava di Internet delle cose e di come lui sia riuscito a fare il suo piccolo ALICUDINO.

Ma Merenda è un eroe romantico, e lo resta sempre, anche quando si addentra nei meandri di una narrazione che dovrebbe essere solo tecnologica, magari con un poco di politica, di etica … di diritto …. e che lui trasforma in un sogno di un isola con cinquanta abitanti … senza luce, con poca acqua, senza vigili urbani (parte questa ultima molto interessante) e con panorami mozzafiato e tempi di vita lenti, lentissimi, a dorso d’asino.

Ma ad Alicudi ci arrivi dopo essere stato sull’isola di Pasqua ed averne fatto una lettura della storia comparata con quella dell’isola di Tikopia attraverso le suggestioni che nascono dalla lettura di Jared Diamond.

E poi a volo d’uccello sull’isola di Hipaniola al confine tra Haiti e Repubblica Dominicana a renderti conto di quanta differenza passi tra lo sfruttare o meno un territorio in modo intensivo.

Perché Merenda il giro del mondo sa come fartelo fare …. in somma è stata la conferenza più bella e coinvolgente alla quale abbia assistito da anni.

 Il Libro dal quale Il Merenda ha tratto la gran parte delle suggestioni che ha distribuito a mani basse, è “Collasso: Come le società scelgono di morire o vivere”, dello scrittore antropologo Jared Diamond, che per quest’opera prese il premio Pulitzer…..

Si parlava di un sensore per sapere se i parcheggi sono occupati o meno …. ma così è diventato un destino che accomuna ogni uomo!

Auguro sinceramente a Francesco Merenda di portare il suo sensore 4.0 chiamato Alicudino al successo … anche se non so fino a che punto lui ne sarà contento … credo anzi che sia un augurio di circostanza, una di quelle cose che fai perché devi e perché gli altri se lo aspettano.

Quel che voglio dire è che ho capito che il vero augurio che posso fare a Merenda sia quello che i castagni possano tornare a crescere nel cratere del vulcano spento di Alicudi!

Così secondo me … in vero … è più contento!

Fonte: StefanoTorre.it

Sensori nei parcheggi

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Firmata convenzione a tre per portare avanti la sperimentazione

E’ il progetto a cui Unione Commercianti Piacenza, Società Agorà S.a.s e Università Cattolica del Sacro Cuore stanno lavorando in sinergia in via sperimentale e che verrà portato avanti su larga scala dietro la firma di una convenzione avvenuta nella mattinata del 27 febbraio.

Come spiegato dai responsabili degli enti coinvolti, “l’obiettivo è quello di iniziare a valutare, a seguito dei dati raccolti dai sensori nel corso dei mesi, una possibile valenza della sperimentazione nella direzione del traffico e degli orari di apertura dei negozi”.

“In una prima fase – hanno aggiunto – sono stati apposti sensori geomagnetici che rilevano la massa del veicolo negli otto parcheggi in area privata ad uso pubblico, alla sede dell’Unione Commercianti a Piacenza in Strada Bobbiese. Poi, nella seconda fase del progetto, iniziata poche settimane dopo il posizionamento dei sensori, la sperimentazione si è spostata sulle nostre montagne. Grazie alla collaborazione con il Comune di Cerignale si è voluto diffondere la nuova dimensione tecnologica grazie alla quale i dati generati da ciò che ci circonda possono essere raccolti, interpretati e utilizzati per fare previsioni. In un futuro neanche troppo lontano questi sensori potranno essere di grande aiuto alle Amministrazioni Comunali per scegliere e gestire i parcheggi”.

La partnership tra i tre attori coinvolti prevede che i fondi vengano messi dall’Unione Commercianti, le strumentazioni dalla Società Agorà, mentre gli studenti dell’Università Cattolica si occuperanno di ricerca e analisi: “Il vero grande traguardo sarà quello di far interfacciare questi sensori a Internet, per rendere fruibili i dati alle persone: attraverso la facoltà di economia – ha spiegato in tal senso Mauro Balordi, direttore dell’Università Cattolica di Piacenza – si tratta di mettere insieme un database e capire come utilizzare questi dati al servizio di un territorio, quindi darne una spiegazione per agevolare le scelte politiche”.

Si continuerà – ha concluso – con la ricerca di nuovi sponsor per proseguire lo sviluppo e potenziare la rete di questi sensori, andando così a realizzare su larga scala il progetto”.

Fonte: PiacenzaSera

Dai sensori all’elaborazione dei dati per migliorare la vita dei cittadini

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Grazie alla tecnologia e all’elaborazione dei dati, comprendere e risolvere i bisogni di un territorio: è questo il senso della convenzione siglata presso la Direzione dell’Università Cattolica di Piacenza tra la stessa, l’Unione Commercianti di Piacenza e Agorà s.a.s

Grazie alla tecnologia e all’elaborazione dei dati, comprendere e risolvere i bisogni di un territorio: è questo il senso della convenzione siglata presso la Direzione dell’Università Cattolica di Piacenza tra la stessa (tramite Cratos, il Centro di Ricerca sulle Applicazioni della Telematica alle Organizzazioni e alla Società), l’Unione  Commercianti di Piacenza e Agorà s.a.s

Tutto era iniziato con una prima sperimentazione dei parcheggi intelligenti con l’istallazione di una rete LoRaWAN presso il parcheggio dell’Unione Commercianti e il posizionamento di sensori in grado di rivelare se i posteggi erano liberi o occupati. Questa tecnologia aveva preso il nome di “Alicudino” perché la prima fase sperimentale era avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. 

In pratica, com’era stato spiegato al tempo della sperimentazione dei parcheggi “intelligenti”, è possibile raccogliere enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci. Per anni questo enorme potenziale era stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Così Agorà aveva scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima. 

Successivamente presso il parcheggio dell’Unione Commercianti in Strada Bobbiese erano stati apposti sensori geomagnetici per rilevare la massa del veicolo negli otto parcheggi in area privata ad uso pubblico. In una seconda fase la sperimentazione si è spostata sulle montagne piacentine dove grazie alla collaborazione con il Comune di Cerignale, si è voluto diffondere la nuova dimensione tecnologica grazie alla quale i dati generati possono essere raccolti, interpretati e utilizzati per fare previsioni. In un futuro neanche troppo lontano questi sensori potranno essere di grande aiuto alle Amministrazioni Comunali per scegliere e gestire i parcheggi, ma non solo il traffico, le ore di punta, la frequenza, tutti informazioni che possono aiutare ogni programmazione gestionale..

Ora la partnership tra i tre attori coinvolti con la convenzione prevede che i fondi provengano dall’Unione Commercianti, le strumentazioni dalla Società Agorà, mentre gli studenti dell’Università Cattolica si occuperanno di ricerca e analisi.

«Lo scopo ora- è stato evidenziato dai firmatari (ovvero Mauro Balordi, Raffaele Chiappa, Gianni Zanrei e Francesco Merenda), sarà quello di far interfacciare questi sensori a Internet, per rendere fruibili i dati alle persone: attraverso la Facoltà di Economia. Si tratta di costruire un database e capire come utilizzare questi dati al servizio di un territorio ed agevolarne poi le scelte politico- economiche e gli investimenti. Grazie a nuovi sponsor interessati se ne potrà proseguire lo sviluppo e potenziare la rete di questi sensori, andando così a realizzare su larga scala questo progetto».

«Lo scopo del presente accordo- come era evidenziato in calce alla convenzione-  è costituire un gruppo di lavoro multidisciplinare che collabori al fine di individuare nuovi modelli e strategie attraverso la sperimentazione di nuove forme di comunicazione e diffusione di conoscenze ed esperienze ad elevato contenuto tecnologico all’interno del tessuto sociale locale e in particolare sui possibili sviluppi del progetto ALICUDINO. Per la realizzazione del presente accordo la Società Agorà s.a.s. metterà a disposizione i dati raccolti nel progetto ALICUDINO autorizzandole ad accedere al proprio data base e rendendosi disponibile a fornire informazioni in forza delle quali si potranno trovare nuovi modelli di business e realizzate tesi nei settori Smart City ed Industria 4.0».

Insomma si potrebbe realizzare una città “più intelligente e sempre più sostenibile”. Gli esempi sono innumerevoli. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento. L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale.

Fonte: IlPiacenza.it

Piacenza Smart City-Piacenzanight

18 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Parte la sperimentazione dei parcheggi intelligenti

PIACENZA – L’Internet delle Cose (IOT) sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati. Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile.

Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma. Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet, darà il via il prossimo 5 dicembre presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti alla sperimentazione sul sistema di Parcheggi Intelligenti che – grazie a sensori che comunicano in tempo reale – offrirà la possibilità nell’immediato futuro di essere guidati in automatico verso il posto auto libero più vicino, riducendo traffico e inquinamento, e favorendo il commercio nelle ZTL. L’argomento caro al Presidente di Confcommercio, Raffaele Chiappa, che sta incentivando questo sviluppo tecnologico fungendo – con la struttura di Unione Commercianti – anche da incubatore della sperimentazione.

Il progetto si chiama curiosamente “Alicudino“. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci. Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Francesco Merenda ha scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima.

In occasione dell’incontro organizzato presso la sede di Unione Commercianti, al quale parteciperà il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, si parlerà quindi anche di big data e data science al servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica. I relatori proveranno ad illustrare come l’Internet delle Cose, le analisi predittive e le Intelligenze Artificiali potrebbero migliorare già oggi la vita a Piacenza.

Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi che verranno portati in questo incontro offriranno una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento.

RELATORI:

– Patrizia Barbieri, Sindaco di Piacenza;

– Raffaele Chiappa, Presidente Unione Commercianti Confcommercio Piacenza;

– Francesco Merenda, CEO di Agonet – primo provider a piacenza di servizi IOT (Lorawan)

– Massimo Pancini, responsabile della sperimentazione di Alicudino Parking System

– Moderatore: Nicola Bellotti, CEO di Blacklemon

Fonte: Piacenzanight

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