Anche la montagna diventa smart: è partita nei giorni scorsi, a Cerignale, la seconda fase del progetto sperimentale “Alicudino” realizzato da Agonet in collaborazione con Unione Commercianti Piacenza, l’associazione affiliata dedicata al Terziario Avanzato e il comune di Cerignale
E’ partita nei giorni scorsi, a Cerignale, la seconda fase del progetto sperimentale “Alicudino” realizzato da Agonet in collaborazione con Unione Commercianti Piacenza, l’associazione affiliata dedicata al Terziario Avanzato e il comune di Cerignale. A poche settimane di distanza dalla prima fase che ha visto l’istallazione di una rete presso il parcheggio dell’Unione Commercianti e il posizionamento di sensori in grado di rivelare se i posteggi sono liberi o occupati, la sperimentazione si sposta sulle nostre montagne. L’obiettivo del progetto è quello di diffondere la nuova dimensione tecnologica grazie alla quale i dati generati da ciò che ci circonda possono essere raccolti, interpretati e utilizzati per fare previsioni.
«L’internet delle cose presuppone che tutti gli oggetti siano connessi – spiega Francesco Merenda, presidente dell’Associazione Terziario Avanzato – e questa connessione può migliorare la qualità della vita delle persone. Attraverso il monitoraggio dell’antenna installata nei giorni scorsi a Cerignale sarà infatti possibile raccogliere dati e informazioni relativi a molti aspetti: dalle caratteristiche morfologiche, alle condizioni climatiche, all’umidità, dal livello di particolato a situazioni urbanistiche. L’analisi di questi dati reali, che andranno ad influenzare la vita quotidiana del Comune di montagna, dei suoi abitanti ma anche dei possibili turisti visitatori, permetterà di fare previsioni che potranno da un lato agevolare la presenza di turisti, ad esempio pensate i benefici generati dal conoscere l’effettiva situazione atmosferica in atto e non la risultanza di un algoritmo, o dall’altro migliorare la vita degli stessi residenti, sapendo la situazione dei fiumi in caso di forti piogge evitando situazione spiacevoli». «Infatti – prosegue Merenda – l’istallazione con i suoi sensori sarà in grado di raccogliere molteplici informazioni, dalle precipitazioni atmosferiche alle temperature registrate e un domani magari anche lo smottamento della montagna o la portata dei fiumi. Già oggi potete vedere sul sito www.agonet.it/cerignale alcune di queste rilevazioni, altre verranno implementate nel proseguo della sperimentazione».
«Questa iniziativa tenta di dare una prima risposta alle domande poste durante la 73° Assemblea di Unione Commercianti tenutasi il giugno scorso. Durante quest’incontro abbiamo voluto mettere in luce i vantaggi dello sviluppo della Smart City per i nostri negozi di vicinato ma anche e soprattutto l’utilizzo della tecnologia per avvicinare le zone più lontane e svantaggiate della provincia. Con questa sperimentazione cerchiamo di ridurre il gap tecnologico che da sempre divide le zone di montagna dai centri urbani e, allo stesso tempo, di realizzare un’iniziativa della quale tutti possono beneficiare». Così il presidente di Unione Commercianti, Raffele Chiappa, spiega questa sperimentazione che vuole creare un comune di montagna smart nel vero senso della parola.
«Sono molto soddisfatto e felice che il Comune di Cerignale faccia parte del progetto di sperimentazione avviato da Confcommercio Piacenza in collaborazione con Agonet – ci tiene a precisa il Sindaco Massimo Castelli – Questa tecnologia consente di aggredire il divario digitale in termini concreti: sia che uno si trovi a New York, o a Cerignale può diventare indifferente».
«Si tratta di un vettore di comunicazione fondamentale, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui la comunicazione diventa essenziale, cosi come i dati e l’importanza di questi. La strumentazione utilizzata al momento ci consente di avere informazioni riguardati meteo, temperatura, punto di rugiada in tempo reale».
«Si tratta di un modo innovativo per presidiare il territorio a livello locale, ma mi permetto di dire, anche a livello universale. Un passo per uscire dai margini. Per utilizzare dei paragoni: un’autostrada digitale che ha il casello a Cerignale, ma che domani può allargarsi ad altri comuni montani. L’aspetto interessate di questa sperimentazione, è proprio la possibilità di estendere in futuro anche ad altre piccole ma importanti realtà, con l’obiettivo di contrastare la desertificazione. Se non cambiamo tutti rotta, il rischio è, entro i prossimi trenta anni, di non aver più nessun centro abitato oltre Bobbio, e questo è impensabile per le grandi risorse che la montagna può offrire».
«Sono molto contento – conclude Castelli – per questo segnale di attenzione e richiesta di collaborazione dimostrata da Confcommercio, a cui vanno i miei ringraziamenti, insieme a Francesco Merenda e tutto lo staff di Agonet».
Fonte: IlPiacenza.it