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Smart Parking

A Piacenza si “accende” la rete IoT

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Il 5 dicembre si è tenuto un incontro e una dimostrazione pratica all’Unione Commercianti sull’Internet delle Cose: “big data” e “data science” a servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica.

L’Internet delle Cose (IOT) sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati. Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile. Piacenza è pronta per questo cambio di “paradigma”. Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet, ha dato il via il 5 dicembre scorso presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti alla sperimentazione sul sistema di Parcheggi Intelligenti che – grazie a sensori che comunicano in tempo reale – offrirà la possibilità nell’immediato futuro di essere guidati in automatico verso il posto auto libero più vicino, riducendo traffico e inquinamento, e favorendo il commercio nelle ZTL. Argomento caro al Presidente di Confcommercio, Raffaele Chiappa, come si è evinto dal tema trattato nell’Assemblea dello scorso settembre dal titolo “La rigenerazione urbana può favorire il piccolo negozio?”, e che vede la struttura di Unione Commercianti anche da incubatore della sperimentazione. Il progetto si chiama curiosamente “Alicudino”. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci. Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Francesco Merenda ha scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima. In occasione dell’incontro organizzato presso la sede di Unione Commercianti, al quale ha pertecipato il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, si è parlato quindi anche di big data e data science al servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica. I relatori hanno illustrato  come l’Internet delle Cose, le analisi predittive e le Intelligenze Artificiali potrebbero migliorare già oggi la vita a Piacenza. Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi che verranno portati in questo incontro offriranno una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento.

Fonte: Confcommercio

Piacenza Smart City-Piacenzaonline

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Trovare il posto auto libero più vicino grazie a parcheggi intelligenti.

Sappiamo come l’”Internet delle cose”, sta entrando sempre di più nella vita di ciascuno di noi, ma talvolta neanche ce ne accorgiamo: ellettrodomestici che “dialogano” tra loro, sveglie che suonano prima in caso di traffico, nonchè la possibilità di essere guidati verso il posto auto libero più vicino. Queste e altre possibilità sono state sciorinate durante il convegno “IOT – Internet of Things: Piacenza Smart City”, tenuto presso l’Unione Commercianti e organizzato da Confcommercio Piacenza e Blacklemon. Hanno relazionato Francesco Merenda, CEO di Agonet, e Massimo Pancini, responsabile della sperimentazione di Alicudino Parking System. Presente Sindaca Barbieri e Vicesindaca Baio.

“Per noi è motivo d’orgoglio vedere come a Piacenza ci si concentri su temi importanti – ha sottolineato in apertura di convegno la sindaca Patrizia Barbieri -, abbiamo cominciato con gli Stati generali della Ricerca, recentemente una giornata sulle città intelligenti. Ritengo che queste siano occasioni bellissime, quando si condividono queste progettualità per semplificare la vita ai cittadini. Merenda uno dei precursori che portato innovazione nella nostra città, innovando. Come amministrazione abbiamo fatto un progetto, Ti Certifico, chiedendo certificati di famiglia in modo intelligente e smart. Avere un sistema di parcheggi intelligenti è fondamentale per tutto il discorso che facciamo sulla mobilità. Unione Commercianti si è dimostrata sensibile e ci da una grande mano”.  Ti Certifico, presente sul nostro territorio con 24 esercizi di categoria, consente di ottenere due documenti anagrafici tra i più richiesti dai cittadini, ovvero il certificato di residenza e lo stato di famiglia, senza doversi recare agli sportelli Quic di viale Beverora.

Baio: “Gli Stati Generali ci hanno fatto capire quanto le nostre città cambieranno. Come amministratori andremo con calma, per non sposare tutti i progetti belli, ma che vanno seguiti con la testa giusta. Come assessore alla Smart City, ho visto molte persone che mi hanno sottoposto proposte, idee. Molto presto usciremo con un documento, che riunirà tutto questo. Vediamo qui fuori cassonetti che vengono svuotati solo quando sono pieni, in questo modo si può risparmiare. E questo è solo un esempio”.

Francesco Merenda, CEO di Agonet: “Importanza dei dati, informazione e conoscenza per arrivare al processo decisionale. Questo percorso talvolta non è così semplice, in un mondo pieno di dati a volte subiamo delle interferenze che ci impediscono di fare scelte oculate in cui serve molta saggezza. Serve qualcuno che sappia interpretare i dati”. Alicudino è un prototipo su cui Merenda e il suo staff stanno lavorando da 3 anni. “E’ una piattaforma di microcontrollori che stanno alla base di tutta l’industria 4.0. Una prima versione nel 2017, poi abbiamo perfezionato, con rilevazioni atmosferiche di varia natura, con l’ausilio di libere frequenze, come quelle dei walkie talkie, i cui dati diventano disponibili sul web”.

“Quando parliamo di Smart City parliamo della possibilità di erogare servizi sulla base delle necessità impulsive – ha aggiunto Pancini -, questo progetto lo interpretiamo come una sorta di laboratorio, in quanto siamo chiamati ad aggiungere nuove possibilità al sistema, terreno di incontro è proprio questo”. 

Fonte: PiacenzaOnline

“Internet delle cose”

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Partita la sperimentazione dei parcheggi intelligenti

Convegno e dimostrazione pratica all’Unione Commercianti sull’Internet delle Cose: Big data e data science a servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica.

Si è tenuto presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti un convegno sull’Internet delle Cose e sulle infrastrutture tecnologiche che possono consentire alle città come Piacenza di diventare più “intelligenti”, ecologiche e inclusive.

Nel corso del convegno è stata avviata la sperimentazione pratica sul sistema di “Parcheggi Intelligenti” che, sfruttando l’infrastruttura tecnologica dell’Internet delle Cose, possono garantire un rotazione più elevata rendendo la vita di tutti giorni più facile a cittadini, residenti, operatori economici, categorie protette. Grazie a sensori che dialogano tra loro e scambiano informazioni attraverso la rete con i nostri smartphone, sarà possibile essere guidati al parcheggio libero su strada più vicino. La sensoristica posizionata consente, contestualmente, di raccogliere un’infinità di dati (la qualità dell’aria, solo per fare un esempio) che possono supportare i processi decisionali degli amministratori, oltre a consentire servizi come accertamento della sosta, rendicontazione, manutenzione e pianificazione.

Il convegno – coordinato da Nicola Bellotti di Blacklemon – è stato aperto dal saluto del Presidente di Unione Commercianti, Raffaele Chiappa, che ha sottolineato come l’innovazione tecnologia e il lavoro del gruppo del Terziario Avanzato di Confcommercio siano fondamentali per il futuro delle attività in città e in provincia. “Unione Commercianti ha fatto da incubatore ad un progetto concreto, quello dei Parcheggi Intelligenti, che permetterà a tutti di comprendere quali sono i servizi che già oggi possono essere attivati per migliorare la nostra vita. Abbiamo scelto di puntare sui parcheggi perché si tratta di un tema strettamente legato al commercio, soprattutto nella ZTL. Una gestione più “smart”, più intelligente, delle aree di sosta può raggiungere il duplice obiettivo di rendere maggiormente accessibili le attività dei nostri associati e – ottimizzando il traffico – di ridurre in modo significativo l’inquinamento atmosferico”.

Al convegno hanno partecipato anche il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, e il vice Sindaco con delega alle Smart City, Elena Baio. L’Internet delle Cose sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati.Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile.

“Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma,” ha spiegato nel suo intervento Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet. Durante il convegno Merenda, che riveste il ruolo di coordinatore del gruppo del Terziario Avanzato in Confcommercio, è entrato nel vivo dell’argomento presentando il progetto che si chiama, curiosamente, “Alicudino“. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. “L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci,” ha spiegato il relatore. “Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Abbiamo scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima”.

L’intervento conclusivo è stato affidato a Massimo Pancini, consulente della scuderia Toro Rosso e per anni responsabile IT del team Ferrari in Formula 1. “Il funzionamento del sistema dei parcheggi intelligenti all’interno della test area di Unione Commercianti prevede che l’auto parcheggiata sia rilevata dal sensore che comunica con il server centrale e con il software gestionale per la gestione completa di tutti i dati relativi alla sosta,” ha spiegato il relatore. “Grazie a questi dati e alle app che saranno installate sugli smartphone e sui navigatori ogni utente potrà essere guidato al posto libero più vicino, con la possibilità di pagare, senza esporre biglietti e senza quindi dover tornare all’auto in caso di prolungamento della sosta. Il software gestionale permette di monitorare in tempo reale lo stato dei parcheggi, inviando avvisi per eventuali interventi mirati in caso di violazioni”. Una telecamera posizionata in prossimità dei parcheggi rappresenta una valida alternativa in caso di installazioni in cui la conformazione urbana o ambientale non consenta l’interramento dei sensori.

Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi portati in questo incontro hanno offerto una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento. L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale.“

Fonte: Ilpiacenza.it

Guidati automaticamente verso il posto auto libero più vicino? A Piacenza si potrà

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Parcheggi intelligenti e smart city: incontro e dimostrazione pratica all’Unione Commercianti di Piacenza sull’Internet delle Cose

Guidati automaticamente verso il posto auto libero più vicino? A Piacenza si potrà

L’ Internet delle Cose (IOT) sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati. Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile.

Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma. Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet, darà il via il prossimo 5 dicembre presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti alla sperimentazione sul sistema di Parcheggi Intelligenti che – grazie a sensori che comunicano in tempo reale – offrirà la possibilità nell’immediato futuro di essere guidati in automatico verso il posto auto libero più vicino, riducendo traffico e inquinamento, e favorendo il commercio nelle ZTL. Argomento caro al presidente di Confcommercio, Raffaele Chiappa, come si è evinto dal tema trattato nell’Assemblea dello scorso settembre dal titolo “La rigenerazione urbana può favorire il piccolo negozio?”, e che vede la struttura di Unione Commercianti anche da incubatore della sperimentazione.

Il progetto si chiama curiosamente “Alicudino”. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci. Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Francesco Merenda ha scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima.

In occasione dell’incontro organizzato mercoledì 5 dicembre presso la sede di Unione Commercianti, al quale parteciperà il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, si parlerà quindi anche di big data e data science al servizio della collettività e delle imprese per una città sempre più intelligente ed ecologica. I relatori proveranno ad illustrare come l’Internet delle Cose, le analisi predittive e le Intelligenze Artificiali potrebbero migliorare già oggi la vita a Piacenza. 

Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi che verranno portati in questo incontro offriranno una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento.

RELATORI:

– Patrizia Barbieri, Sindaco di Piacenza;
– Raffaele Chiappa, Presidente Unione Commercianti Confcommercio Piacenza;
– Francesco Merenda, CEO di Agonet – primo provider a piacenza di servizi IOT (Lorawan)
– Massimo Pancini, responsabile della sperimentazione di Alicudino Parking System

MODERATORE:

-Nicola Bellotti, CEO di Blacklemon“

Fonte: IlPiacenza

Internet delle cose e parcheggi intelligenti. Partita la sperimentazione

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

PIACENZA – Si è tenuto presso l’Auditorium dell’Unione Commercianti un convegno sull’Internet delle Cose e sulle infrastrutture tecnologiche che possono consentire alle città come Piacenza di diventare più “intelligenti”, ecologiche e inclusive.

Nel corso del convegno è stata avviata la sperimentazione pratica sul sistema di “Parcheggi Intelligenti” che, sfruttando l’infrastruttura tecnologica dell’Internet delle Cose, possono garantire un rotazione più elevata rendendo la vita di tutti giorni più facile a cittadini, residenti, operatori economici, categorie protette. Grazie a sensori che dialogano tra loro e scambiano informazioni attraverso la rete con i nostri smartphone, sarà possibile essere guidati al parcheggio libero su strada più vicino. La sensoristica posizionata consente, contestualmente, di raccogliere un’infinità di dati (la qualità dell’aria, solo per fare un esempio) che possono supportare i processi decisionali degli amministratori, oltre a consentire servizi come accertamento della sosta, rendicontazione, manutenzione e pianificazione.

Il convegno è stato aperto dal saluto del Presidente di Unione Commercianti, Raffaele Chiappa, che ha sottolineato come l’innovazione tecnologia e il lavoro del gruppo del Terziario Avanzato di Confcommercio siano fondamentali per il futuro delle attività in città e in provincia. “Unione Commercianti ha fatto da incubatore ad un progetto concreto, quello dei Parcheggi Intelligenti, che permetterà a tutti di comprendere quali sono i servizi che già oggi possono essere attivati per migliorare la nostra vita. Abbiamo scelto di puntare sui parcheggi perché si tratta di un tema strettamente legato al commercio, soprattutto nella ZTL.

Una gestione più “smart”, più intelligente, delle aree di sosta può raggiungere il duplice obiettivo di rendere maggiormente accessibili le attività dei nostri associati e – ottimizzando il traffico – di ridurre in modo significativo l’inquinamento atmosferico”.

Al convegno, moderato da Nicola Bellotti, hanno partecipato anche il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, e il vice Sindaco con delega alle Smart City, Elena Baio. L’Internet delle Cose sta entrando sempre più in gioco nelle scelte urbanistiche, ma promette di esprimere le sue potenzialità anche in zone disagiate come l’alta montagna o le isole più sperdute. Ci troviamo di fronte ad nuova dimensione tecnologica grazie alla quale qualsiasi tipo di oggetto può diventare “connesso” e comunicare dati in grado di essere analizzati. Le cose, diventando “parlanti”, consentono di sviluppare un’infinità di nuovi servizi capaci di migliorare la qualità della nostra vita e del nostro lavoro. Tutto diventa così più smart, cioè più intelligente, più comodo e più utile.

“Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma,” ha spiegato nel suo intervento Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet. Durante il convegno Merenda, che riveste il ruolo di coordinatore del gruppo del Terziario Avanzato in Confcommercio, è entrato nel vivo dell’argomento presentando il progetto che si chiama, curiosamente, “Alicudino“. La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. “L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci,” ha spiegato il relatore. “Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole. Abbiamo scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima”.

L’intervento conclusivo è stato affidato a Massimo Pancini, consulente della scuderia Toro Rosso e per anni responsabile IT del team Ferrari in Formula 1. “Il funzionamento del sistema dei parcheggi intelligenti all’interno della test area di Unione Commercianti prevede che l’auto parcheggiata sia rilevata dal sensore che comunica con il server centrale e con il software gestionale per la gestione completa di tutti i dati relativi alla sosta,” ha spiegato il relatore. “Grazie a questi dati e alle app che saranno installate sugli smartphone e sui navigatori ogni utente potrà essere guidato al posto libero più vicino, con la possibilità di pagare, senza esporre biglietti e senza quindi dover tornare all’auto in caso di prolungamento della sosta. Il software gestionale permette di monitorare in tempo reale lo stato dei parcheggi, inviando avvisi per eventuali interventi mirati in caso di violazioni”. Una telecamera posizionata in prossimità dei parcheggi rappresenta una valida alternativa in caso di installazioni in cui la conformazione urbana o ambientale non consenta l’interramento dei sensori.

Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi portati in questo incontro hanno offerto una risposta positiva a questa domanda. La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse.

Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata. O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise. Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento. L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale.

Fonte: Piacenzanight

Sensori e App per trovare parcheggio “Piacenza è pronta

21 Ottobre 2019 by alicudino-adm

Parole chiave: IOT, Smart Parking

Un sistema di parcheggi intelligenti che dialogando fra di loro sono in grado di guidare gli utenti agli spazi di sosta liberi più vicini. Il tutto tramite app e smartphone.

Si è parlato di questo da Unione Commercianti nel corso del convegno sull’Internet delle Cose e sulle infrastrutture tecnologiche che possono consentire alle città come Piacenza di diventare più “intelligenti”, ecologiche e inclusive.

Il sistema di “Parcheggi Intelligenti” – è stato spiegato – sfruttando l’infrastruttura tecnologica dell’Internet delle Cose, può garantire un rotazione più elevata rendendo la vita di tutti giorni più facile a cittadini, residenti, operatori economici, categorie protette.

Grazie a sensori che dialogano tra loro e scambiano informazioni attraverso la rete con i nostri smartphone, sarà possibile essere guidati al parcheggio libero su strada più vicino.

La sensoristica posizionata consente, contestualmente, di raccogliere una gran quantità di dati (la qualità dell’aria, solo per fare un esempio) che possono supportare i processi decisionali degli amministratori, oltre a consentire servizi come accertamento della sosta, rendicontazione, manutenzione e pianificazione.

“Piacenza è pronta per questo cambio di paradigma,” ha spiegato nel suo intervento Francesco Merenda, il primo a portare la connessione ad Internet nella nostra provincia nell’ormai lontano 1995 con la società Agonet.

Durante il convegno Merenda, che riveste il ruolo di coordinatore del gruppo del Terziario Avanzato in Confcommercio, è entrato nel vivo dell’argomento presentando il progetto che si chiama, curiosamente, “Alicudino”.

La prima fase sperimentale di Agonet – infatti – è avvenuta nella sperduta isola di Alicudi, senza elettricità e con tutti i problemi tecnici che si possono immaginare. “L’enorme potenziale dell’Internet of Things (IOT) si traduce nella raccolta di enormi quantità di dati da diversi sensori e dispositivi, in una analisi sempre più accurata e nell’elaborazione dei dati finalizzata a rendere i processi decisionali più rapidi e più efficaci,” ha spiegato il relatore.

“Per anni questo enorme potenziale è stato frenato da difficoltà tecniche quali la durata limitata delle batterie, la capacità dei dispositivi di coprire distanze di comunicazione brevi, i costi troppo elevati e la mancanza di regole”.

“Abbiamo scelto di puntare sulla tecnologia chiamata LoRaWAN (Long Range wide-area network), che risolve questi problemi, essendo basata su un protocollo per le reti wide-area a basso consumo, in grado di collegare i sensori sulle lunghe distanze, offrendo nel contempo una durata ottimale della batteria e richiedendo un’infrastruttura minima”.

COME FUNZIONA – “Il funzionamento del sistema dei parcheggi intelligenti all’interno della test area di Unione Commercianti – è entrato nel dettaglio il responsabile della sperimentazione del progetto Massimo Pancini, consulente della scuderia Toro Rosso e per anni responsabile IT del team Ferrari in Formula 1 – prevede che l’auto parcheggiata sia rilevata dal sensore che comunica con il server centrale e con il software gestionale per la gestione completa di tutti i dati relativi alla sosta”.

“Grazie a questi dati e alle app che saranno installate sugli smartphone e sui navigatori ogni utente potrà essere guidato al posto libero più vicino, con la possibilità di pagare, senza esporre biglietti e senza quindi dover tornare all’auto in caso di prolungamento della sosta”.

“Il software gestionale permette di monitorare in tempo reale lo stato dei parcheggi, inviando avvisi per eventuali interventi mirati in caso di violazioni”.  Una telecamera posizionata in prossimità dei parcheggi rappresenta una valida alternativa in caso di installazioni in cui la conformazione urbana o ambientale non consenta l’interramento dei sensori.

ECOLOGIA E TECNOLOGIA – Una città più intelligente è anche una città più ecologica? Gli esempi portati in questo incontro hanno offerto una risposta positiva a questa domanda.

La connessione di oggetti in rete può consentire l’ottimizzazione in tempo reale di processi produttivi, attività economiche e servizi infrastrutturali, riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse. Gli esempi sono tanti. Basti pensare alla gestione efficiente dell’illuminazione pubblica che, grazie a un sistema di sensori, potrebbe essere regolata soltanto in base alle reali esigenze, riducendo il quantitativo di energia elettrica consumata

O ai dispositivi che monitorano la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico al fine di pianificare interventi risolutivi basati su analisi più precise.

Pensiamo alle smart road che dialogano con le auto, i semafori e la segnaletica per garantire un’ottimizzazione dei flussi di traffico al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità stradale. Oppure alla gestione del verde pubblico, dove grazie a un sistema di sensori si può gestire l’irrigazione in modo più efficiente e intelligente, rispondendo ai reali bisogni delle piante, attraverso un’analisi dei livelli di umidità, temperatura e in base alle condizioni climatiche in un dato momento.

L’Internet delle Cose può risolvere anche problemi molto pratici, come la gestione dei posteggi per disabili che, grazie ai sensori in grado di comunicare istantaneamente con lo smartphone o con l’auto del possessore del titolo autorizzativo, possono segnalare violazioni in tempo reale.

Il convegno è stato aperto dal saluto del Presidente di Unione Commercianti, Raffaele Chiappa, che ha sottolineato come l’innovazione tecnologia e il lavoro del gruppo del Terziario Avanzato di Confcommercio siano fondamentali per il futuro delle attività in città e in provincia.

“Unione Commercianti ha fatto da incubatore ad un progetto concreto, quello dei Parcheggi Intelligenti, che permetterà a tutti di comprendere quali sono i servizi che già oggi possono essere attivati per migliorare la nostra vita. Abbiamo scelto di puntare sui parcheggi perché si tratta di un tema strettamente legato al commercio, soprattutto nella ZTL”.

“Una gestione più “smart”, più intelligente, delle aree di sosta può raggiungere il duplice obiettivo di rendere maggiormente accessibili le attività dei nostri associati e – ottimizzando il traffico – di ridurre in modo significativo l’inquinamento atmosferico”.

All’appuntamento hanno partecipato anche il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, e il vice Sindaco con delega alle Smart City, Elena Baio.

Fonte: PiacenzaSera

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  • Installata a Cerignale la prima antenna con sensori in grado di monitorare condizioni atmosferiche, geologiche e urbanistiche

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